
BARI, FEBBRAIO 2025 – È una delle patologia di più frequente riscontro a carico dell’orecchio: la dermatite del condotto uditivo. Colpisce l’adulto, ma si può riscontrare frequentemente anche nel bambino. Si tratta di una condizione in cui si osserva la desquamazione dello strato di cute più superficiale del condotto uditivo esterno con una conseguente infiammazione del condotto e la possibilità di avere formazione frequente di cerume, ma anche abbassamento dell’udito.
Anche se sottoposta a cure locali con gocce o soluzioni topiche, in molti casi si tratta di una condizione che non guarisce facilmente e, a distanza di qualche settimana o di qualche mese, il paziente si ripresenta nuovamente con gli stessi disturbi. Perché succede? In questo articolo cercheremo di capirne di più e cercheremo di capire da cosa deve essere differenziata per poter raggiungere il più rapidamente possibile uno stato di guarigione duraturo.
Innanzitutto, per cominciare, che cos’è l’eczema del condotto uditivo esterno?
L’eczema del condotto uditivo esterno, conosciuto anche con il nome di dermatite del condotto uditivo, è una condizione infiammatoria che colpisce la pelle che è all’interno del condotto uditivo.
Perché si forma?
L’eczema del condotto uditivo esterno può formarsi per diverse situazioni:
- patologie dermatologiche: la presenza di eczema, dermatite seborroica e psoriasi del cuoio capelluto può estendersi al condotto uditivo, coinvolgendolo;
- allergie: reazioni allergiche a prodotti per la cura dei capelli, a gioielli, a cosmetici o ad altri irritanti possono innescare questa reazione della pelle;
- sostanze irritanti: l’esposizione a detergenti, saponi, acqua a base di cloro (piscina) o persino l’eccessiva pulizia delle orecchie (soprattutto con l’utilizzo di corpi estranei come i cotton-fioc) possono irritare la pelle del condotto uditivo;
- umidità: l’umidità può favorire la crescita di batteri e funghi, microrganismi che possono irritare la cute del condotto uditivo e così scatenare l’eczema.
Con quali sintomi si manifesta?
La sensazione più caratteristica con cui si presenta l’eczema del condotto uditivo esterno è la comparsa di prurito all’interno dell’orecchio. A questo può aggiungersi la fuoriuscita di secrezioni dal condotto. Queste secrezioni possono essere sierose, ma possono anche essere maleodoranti nel caso in cui ci sia una sovrainfezione batterica. Si tratta di condizioni che danno spesso la sensazione di orecchio bagnato o che, al risveglio, possono far ritrovare il cuscino sporco di secrezione. Il dolore si presenta solo in fase più avanzata, quando la pelle del condotto uditivo si infiamma intensamente.
L’eczema del condotto uditivo può anche causare abbassamento dell’udito?
Sì. L’infiammazione può determinare un gonfiore del condotto uditivo esterno che può causare una ostruzione quasi completa, portando così ad una diminuzione dell’udito.
Come si fa a fare diagnosi di eczema del condotto uditivo esterno?
Il medico specialista otorino può diagnosticare l’eczema del condotto uditivo esaminando l’orecchio in otoscopia, e valutando la presenza di infiammazioni del condotto uditivo o la presenza di secrezioni più o meno maleodoranti.
Da cosa va distinto l’eczema del condotto uditivo esterno?
La distinzione più importante che deve fare il medico specialista otorino è tra eczema del condotto uditivo esterno e otite media effusiva. Quest’ultima è una infiammazione della parte dell’orecchio (chiamata orecchio medio) che è al di dietro della membrana timpanica. Mentre l’eczema interessa la porzione dell’orecchio più esterna fino alla membrana timpanica, l’otite media effusiva deriva da una infiammazione della parte dell’orecchio che è situata più dentro il cranio (ed è chiamata orecchio medio). Così come l’eczema del condotto uditivo esterno può determinare prurito e fuoriuscita di liquido (più o meno maleodorante dall’orecchio), anche il catarro che è presente nell’orecchio medio durante una otite media effusiva non diagnosticata può premere contro la membrana timpanica e determinare il passaggio di liquido attraverso la membrana. Questo liquido può determinare prurito e può fuoriuscire dall’orecchio esattamente nello stesso modo dell’eczema del condotto uditivo.
Come si fa diagnosi differenziale tra eczema del condotto uditivo esterno e otite media effusiva?
Il liquido che viene fuori durante una otite media effusiva può infiammare anche la cute del condotto uditivo esterno, simulando così un eczema del condotto uditivo. Il medico specialista otorino, con un esame otoscopico, valuterà non solo lo stato della cute del condotto, e la presenza di una eventuale infiammazione o di una sovrainfezione batterica, ma valuterà anche lo stato della membrana timpanica e la presenza di una eventuale condizione di arrossamento o di gonfiore dato dalla pressione del liquido presente nell’orecchio medio. Inoltre, eseguirà un esame timpanometrico per valutare la presenza di liquido dietro la membrana timpanica.
Può essere utile una valutazione dermatologica per guarire dall’eczema del condotto uditivo?
Purtroppo no. Dal momento che la differenziazione più importante deve essere fatta nei confronti dell’otite media effusiva, e dal momento che alcuni esami (come otoscopia ed esame timpanometrico) sono di pertinenza specialistica otorino, una valutazione dermatologica può curare solo temporaneamente lo stato infiammatorio, senza definire la vera causa del problema.
Come si cura l’eczema del condotto uditivo esterno?
Il trattamento di questa malattia dipende dalla gravità dell’eczema e può includere:
- farmaci corticosteroidi, antimicotici o antibiotici topici: si tratta di farmaci che, utilizzati sotto forma di gocce o creme, possono ridurre l’infiammazione e combattere eventuali sovrainfezioni batteriche o micotiche;
- pulizia dell’orecchio: la pulizia con soluzioni disinfettanti a base di acido acetico o acido borico per rimuovere eventuali detriti e ridurre l’umidità presente nel condotto;
- prevenzione: la riduzione dell’esposizione ad agenti irritanti, l’utilizzo di prodotti delicati per la cura dei capelli e una corretta igiene auricolare senza l’utilizzo di corpi estranei (cotton fioc), può aiutare a prevenire l’eczema.
Ricorda:
- di fronte alla presenza di una dermatite del condotto uditivo non assumere un antibiotico: assumere l’antibiotico senza una precisa indicazione può esporre te o il tuo bambino ai rischi dell’assunzione di un farmaco (fotosensibilità, reazioni allergiche, shock anafilattico, etc) senza aiutarti a risolvere un problema che in realtà potrebbe dipendere da altro (otite esterna, otite media catarrale, etc.);
- non assumere antinfiammatori con semplicità per curare questo disturbo: anche questi farmaci non sono scevri da effetti collaterali indesiderati se assunti senza motivo;
- se l’eczema del condotto uditivo è grave o non migliora con un trattamento casalingo, consulta il tuo specialista di fiducia: se alla base di questo disturbo c’è una patologia più seria, potresti andare incontro alla comparsa di acufeni o di perdita dell’udito;
- se sospetti un danno uditivo, rivolgiti dal tuo specialista per eseguire un esame dell’udito;
- se all’eczema del tuo orecchio si aggiunge molto cerume o se questo accade anche al tuo bambino, fai attenzione: potrebbe esserci un’otite catarrale che favorisce la desquamazione cutanea del condotto uditivo esterno;
- se la causa dell’eczema è un’otite catarrale, previeni le infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie: lavaggi nasali, haloterapia, suffumigi, aspiratori nasali, ma anche cure termali, immunostimolanti e probiotici possono avere il loro razionale in pazienti pediatrici o adulti più fragili;
- il muco è un grande alleato delle infezioni delle alte vie respiratorie: intrappola virus e batteri, ma fa anche da substrato nutritivo per i batteri, facilitandone la moltiplicazione, e attraverso la tuba uditiva può raggiungere l’orecchio causando questo disturbo;
- i lavaggi nasali sono semplici e molto efficaci: funzionano come lo sciacquone del water, incontrano le secrezioni nasali e le portano via rapidamente;
- l’aerosol è molto efficace nella gestione delle infiammazioni delle alte vie aeree: che si tratti di una sinusite, di un mal di gola o di una otite, l’aerosol permette di somministrare una terapia per via topica senza utilizzare farmaci per via sistemica che passano in tutto l’organismo o farmaci vasocostrittori che hanno i loro effetti collaterali;
- non pensare che la chirurgia sia la soluzione a qualsiasi cosa: la chirurgia non è sempre la soluzione a tutto, una corretta diagnosi è il primo step per curare molti disturbi di orecchio, naso e gola;
- di fronte ad una malattia di cui non hai mai sentito parlare, non aver timore, sii scettico e fai domande al tuo medico: perché facciamo questo esame? è necessario? da cosa è determinata questa malattia? quali sono gli effetti collaterali di questo medicinale? e per quanto tempo devo prenderlo? ci sono rischi? dovrò fare un intervento?
- dopo essere stato dal tuo medico, chiediti: ha ascoltato pazientemente le mie preoccupazioni? mi ha spiegato adeguatamente le cure necessarie? era un buon comunicatore? mi guardava negli occhi mentre parlavamo? era empatico, paziente, affabile e professionale?
- se il medico non risponde alle tue domande: non aver timore di cambiare medico e chiedere un secondo o un terzo parere;
- non cercare le tue risposte sul Dr. Google: i meccanismi di indicizzazione di un argomento sui motori di ricerca presenti nel web seguono algoritmi che non corrispondono alla logica prevista dalla scienza medica e potrebbero darti false speranze o facili illusioni su un problema che magari non è associato al tuo quadro clinico, facendoti spaventare senza motivo o facendoti sottovalutare un problema che magari può essere molto serio.
A volte anche alcune patologie apparentemente banali (ma che si ripetono in continuazione) possono avere una spiegazione logica alla quale non avevi mai pensato. Se non riesci a trovare una soluzione al tuo disturbo, affidati al tuo specialista otorino di fiducia.
Ascolta il tuo medico. La miglior difesa per te e per la tua salute è lui: un medico di cui ti fidi.
Le pagine più lette:

L'autore
Il Dott. Paolo Petrone è un medico, specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia di testa e collo. Docente universitario abilitato a Professore Associato di Otorinolaringoiatria e Audiologia e membro di diverse società medico-scientifiche di calibro nazionale e internazionale. È appassionato di tecnologia e utilizza con spirito critico le tecnologie dell’informazione per fare divulgazione scientifica e diffondere innovazione digitale.
Ha realizzato numerosi progetti tra cui, tra il 2017 e il 2019, una raccolta di quasi 20.000 firme che hanno contribuito alla stesura di un progetto di legge con successiva promulgazione in legge dello Stato (L. n.10 del 10/02/2020: “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”).
Ha collaborato e collabora ad attività di ricerca commissionate da Enti Istituzionali italiani e stranieri ed è autore e co-autore di articoli scientifici di ricerca nel campo delle patologie otorinolaringoiatriche, di presentazioni a congressi scientifici italiani e stranieri e di testi divulgativi a contenuto scientifico.
Nel 2022 è stato autore della Relazione Ufficiale del 108° Congresso Nazionale della SIOeChCF – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale: “Otorhinolaryngologists’ role in the management of epidemic respiratory human infectious disease COVID-19″. La Relazione è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Acta Otorhinolaryngologica Italica” (Journal Impact Factor: 2.618).
Share this page