Infezioni ricorrenti delle vie respiratorie in pazienti otorino adulti e pediatrici: massima allerta solo in inverno?
BARI, FEBBRAIO 2024 – Durante la stagione fredda adulti e bambini possono essere colpiti da infezioni ricorrenti delle vie respiratorie e sviluppare sintomi otorino spesso invalidanti. Febbre, astenia, tosse, catarro, difficoltà respiratorie, tormentano il paziente adulto e il paziente pediatrico otorino. Ma queste infezioni si limitano all’inverno o possono continuare anche nel corso degli altri mesi dell’anno? Queste infezioni sono correlate a faringiti, tonsilliti e otiti recidivanti anche in piena estate?
In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza su queste patologie, analizzando anche le strategie per prevenire questi disturbi in grandi e piccini.
Innanzitutto, cosa sono le infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie?
Le infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie si riferiscono a infezioni frequenti che coinvolgono la gola, il naso, i seni paranasali, la laringe o la trachea. Queste infezioni possono includere sinusiti ricorrenti, tonsilliti, faringiti, laringiti o bronchiti. Possono colpire il paziente otorino adulto o il paziente otorino pediatrico, ma possono anche interessare altri distretti del corpo umano e coinvolgere pneumologi, immunologi o pediatri.
Quali sono le cause di queste infezioni delle alte vie respiratorie?
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Ridotta funzionalità del sistema immunitario: un sistema immunitario immaturo o più debole può rendere un individuo più suscettibile alle infezioni ricorrenti. Questo spiega perché anziani e bambini sono tra i più colpiti da questo tipo di infezioni.
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Esposizione a agenti patogeni: essere frequentemente esposti a virus, batteri o altri agenti patogeni, come accade nel caso dei bambini che frequentano asili nido o scuole materne, può aumentare il rischio di infezioni ricorrenti.
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Allergie: le persone con allergie alle sostanze come polline, polvere o peli di animali domestici sono più inclini a sviluppare delle infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie. Questo spiega perché questo tipo di infezioni può svilupparsi non solo d’inverno o nel corso dei mesi più freddi, ma può essere presente anche nel corso della primavera o della stagione estiva.
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Fattori ambientali come il fumo di sigaretta: fumo di sigaretta o esposizione al fumo passivo (nel caso dei pazienti in età pediatrica) possono ridurre la corretta funzionalità delle cellule ciliate e delle cellule mucipare che rappresentano la prima barriera di difesa del sistema respiratorio, aumentando così il rischio di infezioni ricorrenti.
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Condizioni anatomiche: alcune caratteristiche anatomiche del paziente, come la deviazione del setto nasale, la presenza di polipi nasali, di ipertrofia dei turbinati o di ipertrofia adenoidea (nel caso dei bambini), possono favorire lo sviluppo di infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie perché favoriscono il ristagno dei muchi all’interno del naso e della gola, favorendo così la proliferazione di virus e batteri.
In caso di infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie bisogna prendere subito l’antibiotico?
No. Le linee guida internazionali consigliano l’utilizzo dell’antibiotico solo in caso di febbre che superi i 38ºC che si protrae per 48-72 ore. Questo perché l’infezione che può aver colpito naso, gola o orecchio può essere di origine virale. E poiché l’antibiotico è solo in grado di combattere i batteri, l’utilizzo di un antibiotico in caso di infezione virale potrebbe essere inutile, oltre che dannoso per gli effetti collaterali che gli antibiotici possono causare a carico di tutti gli organi del corpo umano.
Quali danni può causare l’utilizzo di un antibiotico senza indicazione?
Gli antibiotici aiutano l’uomo a combattere le infezioni batteriche. Ma sono anche responsabili di gravi effetti collaterali (shock anafilattico, rash cutanei, etc.) oltre a poter causare grave tossicità a carico di diversi organi (stomaco, fegato, reni, orecchio, sistema nervoso centrale). Se a questo si aggiunge che i pazienti adulti e i pazienti pediatrici che vengono colpiti dalle infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie possono subire numerosi episodi infettivi all’anno, questo potrebbe esporli all’assunzione di notevoli quantitativi di antibiotici all’anno. Tutti questi episodi, moltiplicati per tanti anni di malattia, fanno ben capire di fronte a quali rischi di salute si espone il paziente.
Come fare allora per prevenire la comparsa di queste infezioni ricorrenti di naso e gola?
Il primo obiettivo deve essere sempre quello di eliminare muco e catarro e tenere le alte vie respiratorie pulite. Nel catarro, infatti, si sviluppa il biofilm su cui si riproducono virus e batteri che sono responsabili della maggior parte delle infezioni che uno specialista otorino si ritrova a vedere durante l’anno. Assumere tanta acqua e assumere mucolitici può essere di grande aiuto per contribuire ad eliminare il substrato su cui si sviluppano questi microrganismi e velocizzare così la ripresa del paziente.
Anche l’azione dell’haloterapia e delle stanze del sale può rivelarsi molto utile. Si tratta di una terapia respiratoria complementare, naturale e priva di farmaci, che consiste nel respirare all’interno di una stanza in cui vengono nebulizzate microparticelle di sale secco. Il sale ha infatti un’azione chimica, elettrica e meccanica che aiuta non solo a disgregare il biofilm su cui si riproducono virus e batteri, ma aiuta anche a distruggere questi stessi microrganismi disidratando la struttura di cui sono composti.
Non bisogna dimenticare poi anche il ruolo benefico di composti multivitaminici e integratori. Si tratta di vitamine e minerali essenziali per il benessere dell’organismo. Questi prodotti sono spesso utilizzati per prevenire o correggere carenze di micronutrienti e per garantire un adeguato apporto di nutrienti quando la dieta non è sufficiente, ma alcuni di essi svolgono un ruolo importante anche nel sostenere il sistema immunitario. La vitamina C, ad esempio, è nota per la sua capacità di rafforzare le difese immunitarie, mentre la vitamina D è essenziale per il corretto funzionamento del sistema immunitario. Oltre a svolgere un ruolo chiave in molti processi fisiologici del nostro corpo, queste sostanze contribuiscono alla produzione di energia, alla salute delle ossa, alla funzione cerebrale e alla regolazione dell’umore.
A queste terapie naturali si possono poi aggiungere sostanze farmacologiche che stimolano il sistema immunitario. Lisati batterici e peptidi di sintesi, in particolare. Si tratta di prodotti che agiscono sull’organismo provocando un incremento di particolari cellule di difesa del sistema immunitario, come anticorpi e fagociti, e contribuiscono alla produzione di specifiche proteine molto efficaci contro i microrganismi. In molti studi clinici è stato dimostrato infatti che questi farmaci riducono al minimo il rischio di infezioni respiratorie ricorrenti nei bambini e negli adulti e riducono la necessità di antibiotici, rafforzando le difese sistemiche per combattere efficientemente le infezioni.
Ricorda:
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l’antibiotico non va assunto con leggerezza alla prima febbre o al primo mal di gola: assumere l’antibiotico senza indicazione può esporti ai rischi dell’assunzione di quel farmaco (fotosensibilità, reazioni allergiche, shock anafilattico, etc) senza aiutarti a risolvere l’infezione che in realtà potrebbe dipendere anche da un’altra causa (reflusso laringo-faringeo, alga tossica, faringite di origine virale, da COVID-19, etc.);
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presta attenzione anche agli antinfiammatori e agli antipiretici: anche questi farmaci non sono scevri da effetti collaterali indesiderati se assunti senza motivo;
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per prevenire episodi ricorrenti di infezioni a carico delle alte vie respiratorie sfrutta la prevenzione: lavaggi nasali per eliminare catarro e il biofilm su cui si sviluppano virus e batteri, haloterapia, ma anche cure termali, immunostimolanti e probiotici possono avere il loro razionale in pazienti pediatrici o adulti più fragili;
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di fronte ad una malattia di cui non hai mai sentito parlare, non aver timore, sii scettico e fai domande al tuo medico: perché facciamo questo esame? è necessario? da cosa è determinata questa malattia? quali sono gli effetti collaterali di questo medicinale? e per quanto tempo devo prenderlo? ci sono rischi? dovrò fare un intervento?
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dopo essere stato dal tuo medico, chiediti: ha ascoltato pazientemente le mie preoccupazioni? mi ha spiegato adeguatamente le cure necessarie? era un buon comunicatore? mi guardava negli occhi mentre parlavamo? era empatico, paziente, affabile e professionale?
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se il medico non risponde alle tue domande: non aver timore di cambiare medico e chiedere un secondo o un terzo parere;
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non cercare le tue risposte sul Dr. Google: i meccanismi di indicizzazione di un argomento sui motori di ricerca presenti nel web seguono algoritmi che non corrispondono alla logica prevista dalla scienza medica e potrebbero darti false speranze o facili illusioni su un problema che magari non è associato al tuo quadro clinico, facendoti spaventare senza motivo o facendoti sottovalutare un problema che magari può essere molto serio.
Ascolta il tuo medico. La miglior difesa per te e per la tua salute è lui: un medico di cui ti fidi.
Il Dott. Paolo Petrone è un medico, specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia di testa e collo. Docente universitario di otorinolaringoiatria e membro di diverse società medico-scientifiche di calibro nazionale e internazionale. È appassionato di tecnologia e utilizza con spirito critico le tecnologie dell’informazione per fare divulgazione scientifica in ambito ORL e diffondere innovazione digitale.
Ha realizzato numerosi progetti tra cui, tra il 2017 e il 2019, una raccolta di quasi 20.000 firme che hanno contribuito alla stesura di un progetto di legge con successiva promulgazione in legge dello Stato (L. n.10 del 10/02/2020: “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”).
Ha collaborato e collabora alla stesura Ministeriale di Linee Guida in ambito otorinolaringoiatrico e ad attività di ricerca commissionate da Enti Istituzionali italiani e stranieri ed è autore e co-autore di articoli scientifici di ricerca nel campo delle patologie otorinolaringoiatriche, di presentazioni a congressi scientifici italiani e stranieri e di testi divulgativi a contenuto scientifico.
Nel 2022 è stato autore e coordinatore della Relazione Ufficiale del 108° Congresso Nazionale della SIOeChCF – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale: “Otorhinolaryngologists’ role in the management of epidemic respiratory human infectious disease COVID-19″. La Relazione è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Acta Otorhinolaryngologica Italica“.