BARI, AGOSTO 2023 – È tornata lungo le coste della Puglia – e in particolare anche a Bari – l’alga tossica. Si tratta dell’alga “Ostreopsis ovata” che – secondo il bollettino emanato negli scorsi giorni dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente pugliese – è ritornata ad infestare anche le coste di Bari, in località San Giorgio.
Ne abbiamo già parlato approfonditamente in un articolo durante lo scorso anno, e puntualmente ritorniamo a parlarne a distanza di 12 mesi. Con l’unica differenza che – quest’anno – le faringiti causate da COVID-19 sono svanite, riducendo quindi le paure collegate ad un mal di gola “sospetto”.
Iniziamo dal principio. Che cos’è l’alga tossica e perché ogni anno, in estate, torna ad infestare le coste? È un indice di inquinamento del mare?
L’alga tossica non appartiene all’habitat marino naturale della costa adriatica. Ma la sua presenza non è un indice di inquinamento dei mari. Secondo i biologi, si tratta di un’alga che ha raggiunto le coste di Bari e dell’intera Puglia, trascinata dai fondali delle navi provenienti dal Mediterraneo dopo gli anni 2000. Si tratta di un’alga che si sviluppa solo in acque molto calde e che, complici le temperature sempre più calde di questi ultimi anni, si sta sviluppando con sempre maggiore insistenza anche lungo le coste della Puglia e di Bari e provincia. Non è un caso, infatti, che l’allarme “alga tossica” ritorni puntualmente durante i giorni più caldi di luglio e agosto, che contribuiscono alla rifioritura dell’alga.
Che problemi causa l’alga tossica?
La fioritura dell’alga “Ostreopsis ovata”, comunemente nota come “alga tossica”, provoca il rilascio nell’ambiente di una tossina che causa nell’uomo una importante irritazione degli occhi, della pelle e di naso, orecchio e gola. Può causare la comparsa di febbre molto alta, ma anche faringite, laringite, tonsillite, bronchite, rinite, otite e congiuntivite che spingono spesso il paziente a recarsi con urgenza in Pronto Soccorso e sottoporsi ad una visita otorino, o spingono il paziente ad assumere autonomamente antibiotico e cortisone nel sospetto di una infezione batterica imprecisata delle alte vie respiratorie, senza che ci sia una precisa diagnosi medica otorino.
Quando va sospettata una contaminazione da alga tossica?
In primo luogo è sempre bene tenere sotto controllo i bollettini dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente della propria regione o della regione di balneazione presso cui ci si reca in vacanza. Gli allarmi delle autorità vengono sempre ripresi dagli organi di stampa e non passano facilmente inosservati.
In caso di sospetta presenza dell’alga tossica, è fondamentale tenersi alla larga dal mare. Ma non solo. Dal momento che le tossine dell’alga possono liberarsi e diffondersi col vento, anche stando al di fuori dall’acqua, lungo la costa, si corre il rischio di contaminazione. I bambini e gli anziani sono i più fragili, e sono più a rischio di sviluppare faringiti, laringiti, tonsilliti, bronchiti, riniti e otiti, inalando inavvertitamente la tossina che causa questa importante irritazione di orecchio, naso e gola.
Cosa bisogna fare in caso di contaminazione?
È sempre importante non dimenticare il giorno (o i giorni) in cui si è stati al mare (o nei pressi della costa). Bisogna riferire al proprio medico i propri spostamenti, per facilitare una corretta anamnesi che aiuti a ricostruire l’accaduto, compresa l’eventuale assunzione di farmaci antidolorifici, antibiotici o antipiretici, e così consentire al medico di fare una corretta diagnosi e sospettare anche una eventuale contaminazione da alga tossica.
È corretto prendere l’antibiotico per questa faringite, laringite o otite?
No. Nel caso di contaminazione da tossina liberata dall’alga tossica, l’antibiotico è superfluo e non necessario, dal momento che l’antibiotico serve solo per combattere le infezioni batteriche. Per questo motivo la diagnosi fatta dal medico otorino o dal proprio medico curante deve essere il più possibile precisa.
E che terapie devo fare in condizione di urgenza?
In caso di sospetta contaminazione, è fondamentale procedere con una adeguata idratazione del paziente. A cui vanno aggiunti dei lavaggi nasali con soluzione fisiologica che aiutano a liberare il naso dalla presenza di ulteriori molecole di tossina liberatesi nell’aria e inalate inavvertitamente. In caso di febbre, invece, l’utilizzo di un antipiretico (come la tachipirina o il paracetamolo) o un analgesico (come Oki, Aulin, Brufen o l’ibuprofene) può aiutare a combattere l’infiammazione a carico della gola e delle corde vocali.
Ricorda:
ricostruisci i tuoi spostamenti al mare o nei pressi della costa: aiuta il medico a rielaborare la tua storia clinica e quello che ti è accaduto, questo gli permetterà di fare una corretta diagnosi e di aiutarti con la giusta terapia;
non assumere antibiotico con facilità, neanche per un semplice mal di gola: il mal di gola può evidenziare diverse condizioni di malattia (non solo una faringite causata da alga tossica, ma anche una faringite di origine virale, come la faringite causata dal COVID-19, e in questi casi l’antibiotico non serve a nulla) e assumere l’antibiotico senza motivo può facilitare solo ad esporsi agli effetti collaterali del farmaco (fotosensibilità, reazioni allergiche, shock anafilattico, etc);
presta attenzione anche all’assunzione di antinfiammatori o antipiretici senza una ragione medica precisa: anche questi farmaci, se assunti senza indicazione, possono favorire lo sviluppo di effetti collaterali indesiderati; in caso di otite, faringite, tonsillite o laringite, segui sempre le indicazioni del tuo medico otorino di fiducia o del tuo medico curante;
non farti condizionare dalla carenza di farmaci in farmacia, non sostituire i farmaci prescritti dal tuo medico otorino o dal medico curante con quello che trovi: la carenza di diversi principi attivi in farmacia può spingerti a sostituire con facilità un farmaco con un altro; prima di farlo chiedi al tuo otorino di fiducia o al tuo medico curante se sostituendo quella molecola con un’altra otterrai lo stesso effetto e se quel farmaco è adeguato al tuo stato generale di salute (paziente otorino pediatrico, donna in gravidanza, paziente anziano con insufficienza renale, epatica, etc.);
età del paziente e altre condizioni di salute possono complicare l’evoluzione di queste infiammazioni: il paziente otorino pediatrico allergico, la donna gravida, il paziente con insufficienza cardiaca o renale, o con altri stati di compromissione della propria salute possono risentire seriamente di una infiammazione a carico di naso e gola, e avere serie difficoltà respiratorie;
presta attenzione al mare o alla piscina: quando ti sentirai meglio, prima di ritornare in acqua, assicurati che l’infezione da cui sei stato colpito sia in fase di guarigione; il rischio che un’otite, una tonsillite, una faringite o una laringite di origine infettiva possano complicarsi con facilità per una contaminazione in acqua è sempre dietro l’angolo.
L'autore
Il Dott. Paolo Petrone è un medico, specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia di testa e collo. Docente universitario di otorinolaringoiatria e membro di diverse società medico-scientifiche di calibro nazionale e internazionale. È appassionato di tecnologia e utilizza con spirito critico le tecnologie dell’informazione per fare divulgazione scientifica e diffondere innovazione digitale.
Ha realizzato numerosi progetti tra cui, tra il 2017 e il 2019, una raccolta di quasi 20.000 firme che hanno contribuito alla stesura di un progetto di legge con successiva promulgazione in legge dello Stato (L. n.10 del 10/02/2020: “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”).
Ha collaborato e collabora ad attività di ricerca commissionate da Enti Istituzionali italiani e stranieri ed è autore e co-autore di articoli scientifici di ricerca nel campo delle patologie otorinolaringoiatriche, di presentazioni a congressi scientifici italiani e stranieri e di testi divulgativi a contenuto scientifico.
Nel 2022 è stato autore della Relazione Ufficiale del 108° Congresso Nazionale della SIOeChCF – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale: “Otorhinolaryngologists’ role in the management of epidemic respiratory human infectious disease COVID-19″. La Relazione è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Acta Otorhinolaryngologica Italica” (Journal Impact Factor: 2.618).