BARI, NOVEMBRE 2020 – Diversi pazienti in questi giorni, allarmati dall’onda crescente dell’infezione da Coronavirus, hanno scoperto l’esistenza del saturimetro e navigano sul web per cercare informazioni.
➡ Cos’è il saturimetro? Il saturimetro è un dispositivo molto utile per valutare il grado di ossigenazione del sangue. E poiché durante il COVID-19 la complicanza più temibile è rappresentata dalla difficoltà respiratoria (dispnea), il saturimentro è un apparecchietto che ci aiuta a capire (anche restando in quarantena a casa) se la malattia sta rimanendo costante, sta peggiorando o sta migliorando.
➡ Come si usa il saturimetro? Il saturimetro è piccolo quanto il telecomando di un’automobile e si pinza su un dito dopo aver sfregato le mani per riscaldarle. Se non considerate un valore attendibile, può essere utile applicare il saturimetro sulle altre dita e considerare il valore più alto che avete rilevato. Si ricarica come un telefonino (i modelli più recenti), o applicando delle semplici batterie stilo o ministilo.
➡ Quali sono i valori da considerare del saturimetro? I valori da considerare sono quelli scritti in grande sul display. Indicano l’ossigenazione del sangue. Una condizione di normalità va dal 96-97% in su. Al di sotto del 95% è bene valutare la presenza di altri disturbi (tosse, febbre, dolori articolari e muscolari) ed è consigliabile parlarne con il proprio medico. Non sempre un valore al di sotto del 95% è indice di COVID-19, perché ci sono altre patologie croniche che possono causare un abbassamento di questi valori.
➡ Si possono utilizzare gli smalti con un saturimetro? Questa è una delle questioni più sottovalutate da parte delle donne. Secondo le aziende costruttrici dei saturimetri, gli smalti moderni “non dovrebbero” causare alterazioni nella rilevazione della saturimetria. Ma poiché capite bene che stiamo parlando di valori molto delicati, in situazioni di salute molto delicate, è consigliabile non avere smalto sulle unghie. Gli smalti colorati di tipo blu, nero e verde, sono considerati a più alta difficoltà di rilevazione.
➡ Si possono utilizzare gli smalti semipermanenti con un saturimetro? I gel (“classici” o semipermanenti) possono determinare difficoltà maggiori di rilevazione (rispetto agli smalti). Non è noto se ciò dipenda dalle resine utilizzate o dall’aumento di spessore dell’unghia. E tenendo conto che spesso la rimozione del gel richiede il ricorso ad un professionista (che non potrà intervenire in caso di quarantena), non è consigliabile utilizzare prodotti di difficile rimozione sulle unghie in questo periodo storico.
➡ Quanto costa un saturimetro? Un saturimetro costa poche decine di euro. In questi giorni di avvicinamento al Black Friday, è possibile trovare decine di offerte anche su siti specializzati o su Amazon.
L’utilizzo del saturimetro magari non salverà la vita, ma aiuterà a dare delle risposte e vivere più sereni se in questi giorni, tra infezioni virali e stati d’ansia, sembrerà di non riuscire a respirare.
E aiuterà a non sovraccaricare di lavoro superfluo i Pronto Soccorso, evitando il contatto (e il contagio) con pazienti che sono lì perché sono realmente affetti da COVID-19, che aspettano il loro turno, e che sono potenzialmente una fonte di rischio.
L'autore
Il Dott. Paolo Petrone è un medico, specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia di testa e collo. Docente universitario di otorinolaringoiatria e membro di diverse società medico-scientifiche di calibro nazionale e internazionale. È appassionato di tecnologia e utilizza con spirito critico le tecnologie dell’informazione per fare divulgazione scientifica e diffondere innovazione digitale.
Ha realizzato numerosi progetti tra cui, tra il 2017 e il 2019, una raccolta di quasi 20.000 firme che hanno contribuito alla stesura di un progetto di legge con successiva promulgazione in legge dello Stato (L. n.10 del 10/02/2020: “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”).
Ha collaborato e collabora ad attività di ricerca commissionate da Enti Istituzionali italiani e stranieri ed è autore e co-autore di articoli scientifici di ricerca nel campo delle patologie otorinolaringoiatriche, di presentazioni a congressi scientifici italiani e stranieri e di testi divulgativi a contenuto scientifico.
Nel 2022 è stato autore della Relazione Ufficiale del 108° Congresso Nazionale della SIOeChCF – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale: “Otorhinolaryngologists’ role in the management of epidemic respiratory human infectious disease COVID-19″. La Relazione è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Acta Otorhinolaryngologica Italica” (Journal Impact Factor: 2.618).
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