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Mal di gola, faringiti, tonsilliti e ascessi d’estate nell’adulto e nel bambino. Ecco come prevenirli

Mal di gola, faringiti, tonsilliti e ascessi d’estate nell’adulto e nel bambino. Ecco come prevenirli

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BARI, AGOSTO 2023 – Con la stagione estiva e con il caldo imponente, ritornano mal di gola e tonsillite, sia nel paziente adulto che nel paziente otorino pediatrico.

Perché succede? Colpa del caldo? Dell’aria condizionata? O ci sono dei fattori predisponenti che rendono il paziente più fragile durante l’estate? E in che modo è possibile prevenire questi episodi e non correre il rischio di sviluppare un ascesso? Meglio operarsi preventivamente e togliere le tonsille?

In questo articolo cercheremo di rispondere a tanti interrogativi e a tante leggende metropolitane per aiutare il paziente a comprendere cosa può accadere nella gola di un adulto o di un bambino durante l’estate e qual è il senso delle terapie mediche e chirurgiche.

Iniziamo dal principio. Cosa sono le tonsille?

Le tonsille sono un organo presente nel cavo orale che contribuisce allo sviluppo delle difese immunitarie di un individuo. Questo accade fin dai primissimi anni di vita, quando il bambino inizia ad entrare in contatto con i microrganismi presenti nell’ambiente o quando il bambino entra in contatto con altri bambini, scambiandosi germi per contatto o attraverso la respirazione. Progressivamente, nel corso degli anni, altri sistemi di difesa immunitaria soppiantano il ruolo delle tonsille. Ma, in alcuni casi, le tonsille possono subire un attacco da parte di virus o batteri e andare incontro ad episodi infettivi più o meno importanti, anche con formazione di pus, sviluppando degli episodi di tonsillite acuta o degli episodi di tonsillite cronica recidivante.

Perché gli episodi di mal di gola, faringite e tonsillite sono così frequenti in estate, nonostante faccia caldo?

Nonostante il caldo estivo, i veri nemici dell’organismo di un paziente adulto o di un paziente otorino pediatrico sono gli sbalzi termici. Aria condizionata in casa o in automobile, luoghi particolarmente refrigerati come i supermercati o le attività commerciali sono i principali responsabili. Il passaggio brusco e repentino dall’ambiente esterno particolarmente caldo in estate, con temperature superiori ai 30°C, e poi – nell’arco di pochi secondi – in zone particolarmente fredde, con temperature che sfiorano i 16°C-17°C, può determinare uno shock a carico del normale funzionamento delle cellule ciliate e delle cellule mucipare presenti all’interno delle vie respiratorie superiori. Queste cellule, tutte assieme, vanno a costituire una vera e propria barriera (il cosiddetto “sistema muco-ciliare”) che ha il compito di trattenere i microrganismi (virus e batteri) che respiriamo dall’ambiente esterno e riesce così a non farli entrare nel nostro organismo. Questo sistema funziona come le mura di un castello e protegge adulti e bambini dalle infezioni respiratorie. Se questo sistema si blocca e non funziona più, i batteri che entrano da naso e bocca troveranno, nel muco, il giusto nutrimento per replicarsi e formare vere e proprie colonie che saranno poi alla base di episodi di otite, rinite, faringite, laringite o tonsillite.

Il mare o la piscina d’estate possono facilitare la comparsa di mal di gola, faringiti e tonsilliti?

Mare e piscina non sono i veri responsabili di mal di gola, faringite e tonsillite. Al contrario, il sale contenuto nell’acqua del mare aiuta a distruggere i muchi e i microrganismi presenti nelle vie respiratorie, mentre il cloro che viene aggiunto nelle piscine contribuisce a distruggere i microrganismi patogeni presenti in acqua e salvaguardare la salute dei nuotatori. Nemmeno avere la testa bagnata o i capelli bagnati dopo un tuffo in mare o in piscina ha una responsabilità nella comparsa di mal di gola, faringiti e tonsilliti. I veri nemici, prima e dopo l’ingresso in acqua, sono sempre gli sbalzi termici. Ed è per questo motivo che è fondamentale utilizzare asciugamani e accapatoi ben asciutti, evitando di esporre il proprio corpo a correnti di aria fredda.

Quali sono le complicanze più temibili che possono svilupparsi dopo un mal di gola, o una faringite o una tonsillite?

Tonsillite, faringite e laringite se affrontate per tempo con l’utilizzo di antipiretici, antidolorifici e adeguate terapie antibiotiche non determinano complicanze pericolose per la vita. Se però queste infezioni non vengono trattate adeguatamente con le giuste terapie antibiotiche, se l’antibiotico viene utilizzato con un dosaggio inferiore a quello necessario per distruggere l’infezione batterica, o se viene utilizzato per troppo poco tempo, i batteri possono replicarsi all’interno della gola e dare luogo alla formazione di vere e proprie raccolte di essudato purulento che danno luogo ai cosiddetti ascessi (ascesso peritonsillare, ascesso retrofaringeo e così via) che necessitano di un trattamento chirurgico. L’ascesso, se non trattato, può anche diventare molto pericoloso per la vita.

Cosa bisognerebbe fare per prevenire questi mal di gola, queste faringiti e tonsilliti?

Per prevenire mal di gola, faringiti e tonsilliti in estate è bene prestare estrema attenzione a delle norme igieniche di base che già abbiamo imparato ad apprendere durante la pandemia da COVID-19. Questi virus e batteri si trasmettono per contatto o attraverso la via respiratoria. E se durante il periodo COVID il contagio si è fortemente ridotto proprio grazie all’utilizzo di gel e mascherine, oggi, con il ritorno alla normalità, questi microrganismi stanno riprendendo la loro normale patogenicità contagiando adulti e pazienti pediatrici. Le mascherine non vengono più utilizzate, e c’è sempre meno attenzione all’utilizzo di gel alcolici disinfettanti. Per questo motivo è fondamentale ricordare sempre quanto abbiamo imparato durante i mesi di pandemia: lavare spesso le proprie mani aiuta sempre a ridurre una importante fonte di contagio. Ed è una pratica igienica che non deve essere mai dimenticata. Con lo stesso principio, un ulteriore aiuto può derivare dall’uso frequente di lavaggi nasali con soluzione fisiologica o soluzione ipertonica. I lavaggi, infatti, con una semplice (ma nient’affatto banale) azione meccanica, aiutano a spazzare via le secrezioni nasali in cui ci sono virus e batteri, aiutando adulti e pazienti pediatrici a ridurre il rischio di mal di gola, faringiti e tonsilliti.

Quando invece è indispensabile eseguire l’intervento chirurgico di tonsillectomia?

Secondo quanto stabiliscono le linee guida di otorinolaringoiatria a livello nazionale italiano e in tutto il mondo, con un solo episodio di tonsillite non vi è l’indicazione ad eseguire l’intervento chirurgico di rimozione delle tonsille (la cosiddetta “tonsillectomia”). Il motivo per cui le linee guida sono così severe, dipende dal fatto che questo intervento chirurgico può dar luogo a complicanze molto pericolose per la vita. Se infatti cade la crosta (la cosiddetta “escara”) che si forma nella zona in cui sono state rimosse le tonsille (cosa che può accadere anche fino a 14 giorni dopo l’intervento), si possono avere episodi di sanguinamento molto importanti, dal momento che dietro le tonsille ci sono dei vasi sanguigni arteriosi che portano il sangue verso la testa.  Compito del medico otorino è, quindi, quello di selezionare i pazienti che devono essere sottoposti ad una terapia medica e selezionare, al contrario, quelli che invece necessitano di una terapia chirurgica per risolvere questi episodi di tonsillite. Il paziente deve essere sottoposto ad una valutazione medica specialistica otorino preventiva che analizzi non solo lo stato delle tonsille, ma che esamini con attenzione la storia del paziente, quanti episodi di tonsillite ha presentato durante l’anno, la presenza di febbre, la necessità di assumere terapie antibiotiche ripetute. Se il paziente necessita di essere sottoposto a questo intervento chirurgico deve conoscere i rischi e le possibili complicanze cui può andare incontro, dialogando con lo specialista otorino per essere consapevole anche di quali sono i comportamenti da eseguire in caso di pericolo. Il tutto per aiutare pazienti adulti e genitori a compiere la migliore scelta per la salute propria o del proprio piccolo.


Ricorda:

    • fai attenzione all’assunzione di antinfiammatori o antipiretici: anche questi farmaci non sono esenti da sviluppare effetti collaterali indesiderati: segui sempre le indicazioni del tuo medico otorino di fiducia o del tuo medico curante;

    • non sostituire i farmaci prescritti dal tuo otorino di fiducia se la farmacia ne è sprovvista: prima di sostituire un farmaco chiedi al tuo otorino di fiducia se la molecola disponibile in farmacia è adeguata alla tua malattia e al tuo stato generale di salute (alcuni prodotti potrebbero non essere adeguati ad una gravidanza, o potrebbero non essere adeguati a bambini o a pazienti anziani diabetici o con insufficienza renale, epatica, etc.);

    • vestiti in maniera consapevole in relazione alla temperatura esterna: non essere troppo coperto, né troppo scoperto per evitare sbalzi di temperatura ed episodi di raffreddamento;

    • presta attenzione agli sbalzi di temperatura anche quando ti asciughi: assicurati che accappatoi e asciugamani siano ben asciutti e che l’asciugatura sia attenta ed accurata, per evitare episodi di raffreddamento inatteso del corpo;

    • dopo una tonsillite o una faringite presta attenzione al mare o alla piscina: prima di ritornare in acqua, assicurati che l’infezione da cui sei stato colpito sia guarita, solo in questo modo eviterai delle ricadute.

 

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