Scuola: tonsilliti, otiti e infezioni otorino delle vie respiratorie. Probiotici, immunostimolanti, lisati batterici aiutano a prevenirli?

BARI, SETTEMBRE 2023 – Asili nido, scuole materne, scuole elementari. Indipendentemente dall’età in cui si (ri)comincia ad andare a scuola, tornano autunno ed inverno e tornano le tonsilliti, le otiti e tutte le infezioni delle alte vie respiratorie. Febbre, antibiotici, notti insonni, i genitori di bambini con problemi otorino pediatrici sanno bene quanto sia difficile affrontare questi anni in cui le difese immunitarie non sono ancora ben formate.

Ma perché si verificano questi episodi? Conviene ritardare il più possibile il contatto del paziente otorino pediatrico più fragile con gli altri bambini? Oppure no?

Iniziamo dal principio. Perché questi episodi infettivi sono così frequenti nei bambini?

Le infezioni delle alte vie respiratorie sono comuni nei bambini per diversi motivi legati al loro sistema immunitario in via di sviluppo, alla loro esposizione a nuovi germi e all’ambiente in cui vivono e interagiscono. Tanto più i bambini sono piccoli, tanto più il loro sistema immunitario è ancora in fase di maturazione e non è completamente sviluppato come quello degli adulti. Questo rende i pazienti pediatrici più suscettibili alle infezioni, poiché il loro sistema immunitario potrebbe non essere altrettanto efficace nel riconoscere e combattere gli agenti patogeni. In più i bambini sono costantemente esposti a nuovi germi mentre interagiscono con altri bambini, con gli adulti e con l’ambiente circostante. Questo è particolarmente vero nei contesti scolastici, nei centri per l’infanzia e in altri luoghi di aggregazione, dove il contatto ravvicinato può facilitare la trasmissione di infezioni respiratorie. A questo si aggiunge che i bambini, soprattutto i più piccoli, spesso mettono le mani in bocca e nel naso. Questo comportamento può introdurre germi direttamente nelle vie respiratorie, aumentando il rischio di infezioni. Il loro sistema respiratorio è più piccolo rispetto a quello degli adulti: le vie respiratorie si ostruiranno più facilmente con muco e altre secrezioni. Favorendo l’accumulo di germi e l’insorgenza di infezioni. E poiché il sistema immunitario dei bambini è ancora in fase di sviluppo, potrebbero non aver avuto abbastanza esposizione pregressa a vari germi per sviluppare una solida memoria immunitaria.

Ci sono dei fattori che favoriscono l’insorgenza delle infezioni?

Sicuramente l’ambiente in cui i bambini vivono e giocano può influenzare la frequenza delle infezioni respiratorie. L’esposizione a sostanze irritanti come fumo di tabacco, inquinamento atmosferico o allergeni può aumentare il rischio di infezioni delle vie respiratorie. Ma anche la stagionalità gioca un ruolo determinante. Alcune infezioni delle vie respiratorie sono più comuni durante certi periodi dell’anno, come l’influenza durante i mesi invernali. Questo può contribuire all’aumento della frequenza delle infezioni respiratorie nei bambini durante determinate stagioni. In sintesi, la combinazione di un sistema immunitario in sviluppo, l’esposizione a nuovi germi e l’ambiente in cui i bambini vivono contribuiscono alla frequenza delle infezioni delle alte vie respiratorie nei bambini. L’adozione di pratiche igieniche adeguate, come il lavaggio delle mani, la copertura della bocca quando si tossisce o starnutisce e la promozione di uno stile di vita sano a cominciare dalla famiglia, può aiutare a ridurre il rischio di infezioni.

Tonsille e adenoidi difendono dalle infezioni otorino pediatriche?

Le tonsille e le adenoidi fanno parte del sistema linfatico e sono situate nell’area delle vie respiratorie superiori. Le tonsille in corrispondenza del cavo orale, le adenoidi in corrispondenza delle fosse nasali. Queste strutture svolgono un ruolo determinante nella risposta immunitaria del corpo umano di adulti e bambini. Contengono cellule immunitarie che aiutano a riconoscere e combattere gli agenti patogeni, come batteri e virus. Tuttavia, l’efficacia delle tonsille e delle adenoidi nel prevenire le infezioni può variare notevolmente da individuo a individuo. Tonsille e adenoidi più grandi non corrispondono necessariamente ad una maggiore difesa dell’organismo o, al contrario, ad una maggiore suscettibilità alle infezioni. Il vero problema nasce se tonsille e adenoidi diventano cronicamente infiammate o più grandi del normale, causando esse stesse problemi come infezioni ricorrenti (tonsilliti o adenoiditi), apnee ostruttive del sonno e difficoltà respiratorie. In questi casi (e solo in questi casi, così come recitano le linee guida di tutte le società otorino scientifiche internazionali), la rimozione chirurgica nel paziente otorino pediatrico o adulto che sia può essere presa in considerazione di comune accordo con il proprio medico.

Possono esserci delle complicanze se si fa un intervento chirurgico per rimuove tonsille o adenoidi?

Secondo le linee guida otorino nazionali italiane e secondo le linee guida otorino internazionali di tutto il mondo, un solo episodio di tonsillite non pone indicazione per eseguire un intervento chirurgico di rimozione delle tonsille (tecnicamente chiamato “tonsillectomia”) o di rimozione delle adenoidi (tecnicamente chiamata “adenoidectomia”). Come per qualsiasi intervento chirurgico, infatti, anche l’intervento di tonsillectomia e di adenoidectomia non sono esenti da possibili rischi o complicanze. Nel caso della tonsillectomia, infatti, il rischio post-chirurgico più grande che può verificarsi è quello del sanguinamento, che può verificarsi anche dopo 14 giorni dall’esecuzione dell’intervento. Per questo motivo il medico seleziona solo quei pazienti che sono affetti da episodi di tonsillite che non si risolvono con la terapia medica. Il paziente viene sottoposto ad una valutazione medica specialistica otorino che studia la storia del paziente, il numero di episodi di tonsillite all’anno, la presenza (o meno) di febbre, la necessità (o meno) di eseguire terapia antibiotica. Il paziente viene sottoposto all’esecuzione di una fibrolaringoscopia, con l’ausilio di una fibra ottica che va ad esaminare lo stato della regione orofaringea che circonda le tonsille. Se nel corso dell’ultimo anno gli episodi di tonsillite hanno superato i 4 o 5, con febbre e necessità di terapia antibiotica, i genitori vengono informati della necessità di sottoporre il piccolo paziente ad intervento chirurgico di tonsillectomia. Vengono illustrati i benefici per la vita del paziente e le possibili complicanze, per aiutare i genitori a compiere la migliore scelta per la salute del proprio piccolo.

Probiotici e immunostimolanti possono aiutare a prevenire le infezioni delle alte vie respiratorie, tonsilliti,  adenoiditi e otiti?

I probiotici sono microrganismi vivi, come batteri o lieviti, che possono offrire benefici per la salute quando consumati in quantità e per periodi adeguati allo stato del paziente. Il concetto alla base dei probiotici è quello di promuovere un equilibrio sano tra i batteri buoni e quelli cattivi presenti nel cavo orale. Questo perché le alte vie respiratorie ospitano già una gran varietà di batteri, alcuni dei quali hanno un’azione protettiva, mentre altri possono avere un’azione pericolosa per la salute. I probiotici cercano di aiutare a mantenere questo equilibrio, aumentando il quantitativo di “batteri buoni” e contribuendo a rinforzare il sistema immunitario facendolo reagire contro quelli cattivi. Tuttavia, in letteratura non ci sono visioni unanimi su questo argomento. L’efficacia dei probiotici può variare a seconda del ceppo di batteri utilizzati e delle condizioni specifiche di ciascun bambino. Ci sono bambini che traggono benefici evidenti da questa stimolazione determinata dai probiotici, mentre in altri bambini questi prodotti potrebbero avere un impatto meno rilevante.

Gli immunostimolanti, invece, sono prodotti che mirano a migliorare o potenziare il sistema immunitario, rendendo l’organismo più resistente alle infezioni e alle malattie. Possono includere integratori, vitamine, sostanze di origine naturale. Sull’efficacia degli immunostimolanti, specialmente in età pediatrica, si discute molto nella letteratura scientifica internazionale. Questo perché in età pediatrica il sistema immunitario è ancora in via di sviluppo e può essere influenzato da vari fattori, tra cui genetica, ambiente e stile di vita (alimentazione, esposizione a fumo di sigaretta, etc.).

Come altro posso aiutare il bambino?

Il primo passo fondamentale è sicuramente una dieta ricca di nutrienti. Si tratta dell’elemento essenziale per sostenere un sistema immunitario sano. Assicurarsi che i bambini ricevano una varietà di cibi che includano frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali. Ma anche attività fisica e sonno sono fondamentali. Uno stile di vita attivo e un adeguato riposo contribuiscono a mantenere un sistema immunitario forte. Di contro, invece, mai usare indiscriminatamente integratori o prodotti “immunostimolanti” senza la consulenza di un medico, poiché in alcuni casi, in relazione alle specifiche condizioni di ogni singolo bambino, ciò potrebbe comportare rischi per la salute. Infine la riduzione all’esposizione a sostanze inquinanti (smog, fumo passivo, allergeni) resta sempre una raccomandazione importante per mantenere un ambiente respiratorio pulito che contribuisca a ridurre l’incidenza di infezioni a carico delle alte vie respiratorie in adulti e bambini.

I lavaggi nasali possono aiutare?

I lavaggi del naso, eseguiti con soluzione fisiologica o con soluzione ipertonica, eseguono un’azione meccanica semplice, ma nient’affatto banale, che aiuta a spazzare via le secrezioni nasali all’interno delle quali vi sono virus e batteri, aiutando in questo modo adulti e pazienti otorino pediatrici a ridurre il rischio di mal di gola, faringiti, tonsilliti e infezioni delle alte vie respiratorie.

Ci sono altri rimedi naturali che possono essere di aiuto?

Cure termali e haloterapia sono degli ottimi alleati dei piccoli pazienti otorino pediatrici che hanno ancora un sistema immunitario fragile.

In particolare, le cure termali possono stimolare il sistema immunitario di un bambino grazie all’effetto del calore, dell’acqua termale e dei minerali presenti all’interno di queste acque. Il calore stimola la circolazione sanguigna. Una buona circolazione sanguigna è essenziale per il corretto funzionamento del sistema immunitario, in quanto consente ai globuli bianchi e ad altre cellule immunitarie di raggiungere efficacemente le aree del corpo che richiedono protezione.

Le terapie termali endo-nasali, invece, hanno proprietà antinfiammatorie. La riduzione dell’infiammazione può aiutare a migliorare la risposta immunitaria e a ridurre il rischio di malattie. Tutto questo può contribuire a rafforzare le difese immunitarie del bambino. In più le cure termali offrono un ambiente rilassante e tranquillo, che può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, che influiscono negativamente sul sistema immunitario.

L’haloterapia, invece, conosciuta anche come “terapia del sale”, è una pratica terapeutica che coinvolge l’esposizione dell’organismo a un ambiente arricchito di particelle di sale. Questo trattamento si basa sul concetto di benefici per la salute derivanti dall’inalazione di aerosol salini. L’haloterapia può essere eseguita in diverse forme: attraverso le stanze di sale, stanze appositamente progettate con pareti, pavimenti e soffitti ricoperti di strati di sale. Durante una sessione, i partecipanti si rilassano nella grotta mentre respirano l’aria arricchita di particelle di sale. Oppure attraverso nebulizzatori di sale: questi device favoriscono l’inalazione di una soluzione di acqua salina mediante un nebulizzatore a livello orale o nasale. Si ritiene che l’haloterapia possa offrire benefici potenziali per diverse condizioni respiratorie come l’asma, la bronchite, la sinusite e le allergie. Le particelle di sale infatti hanno proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e mucolitiche, che possono contribuire al sollievo dei sintomi e al miglioramento della funzione respiratoria.

Tuttavia, è importante sottolineare che le cure termali e l’haloterapia non sono una cura miracolosa per le malattie o per rafforzare il sistema immunitario. Solo il consiglio del medico può fornire le raccomandazioni appropriate in base alle specifiche esigenze individuali di ogni paziente affetto da problematiche otorino pediatriche o dell’adulto. 


Ricorda:

  • le medicine non sono la cura per tutto: che si tratti di patologie otorino pediatriche o dell’adulto o che si tratti di prevenzione, le medicine, gli integratori e i probiotici aiutano, ma non sono la soluzione definitiva; stile di vita e alimentazione sono fondamentali per ridurre il rischio di contrarre infezioni;

  • non sostituire i farmaci consigliati dal tuo medico con semplicità: non farti condizionare da sconti o dai consigli del farmacista, e se c’è carenza di un prodotto in farmacia chiedi quando il prodotto tornerà disponibile; se il tuo medico ti ha prescritto quella molecola con una precisa ragione, sostituendola vanificherai il vostro obiettivo;

  • la chirurgia non è la cura per tutto: gli interventi di adenoidectomia o tonsillectomia non vanno presi con semplicità; le complicanze che possono derivarne possono essere molto serie e mettere a repentaglio la vita di un paziente otorino pediatrico o adulto; 

  • segui i consigli del tuo otorino di fiducia e prendi in considerazione terapie alternative: lavaggi nasali, haloterapia, ma anche cure termali, immunostimolanti e probiotici possono avere il loro razionale in pazienti pediatrici o adulti più fragili;

  • lavora (e molto) sullo stile di vita: alimentazione, farmaci assunti per patologie croniche, abitudini di vita, stress influiscono (tanto) sul rapporto che il cervello ha con gli altri organi (con il sistema immunitario, con il sistema digerente, etc.);

  • di fronte ad una malattia di cui non hai mai sentito parlare, non aver timore, sii scettico e fai domande al tuo medico: perché facciamo questo esame? è necessario? da cosa è determinata questa malattia? quali sono gli effetti collaterali di questo medicinale? e per quanto tempo devo prenderlo? ci sono rischi? dovrò fare un intervento? 

  • dopo essere stato dal tuo medico, chiediti: ha ascoltato pazientemente le mie preoccupazioni? mi ha spiegato adeguatamente le cure necessarie? era un buon comunicatore? mi guardava negli occhi mentre parlavamo? era empatico, paziente, affabile e professionale?

  • se il medico non risponde alle tue domande: non aver timore di cambiare medico e chiedere un secondo o un terzo parere;

  • non cercare le tue risposte sul Dr. Google: i meccanismi di indicizzazione di un argomento sui motori di ricerca presenti nel web seguono algoritmi che non corrispondono alla logica prevista dalla scienza medica e potrebbero darti false speranze o facili illusioni su un problema che magari non è associato al tuo quadro clinico, facendoti spaventare senza motivo o facendoti sottovalutare un problema che magari può essere molto serio.

Ascolta il tuo medico. La miglior difesa per te e per la tua salute è lui: un medico di cui ti fidi.


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paolo petrone
L'autore

Il Dott. Paolo Petrone è un medico, specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia di testa e collo. Docente universitario di otorinolaringoiatria e membro di diverse società medico-scientifiche di calibro nazionale e internazionale. È appassionato di tecnologia e utilizza con spirito critico le tecnologie dell’informazione per fare divulgazione scientifica e diffondere innovazione digitale.

Ha realizzato numerosi progetti tra cui, tra il 2017 e il 2019, una raccolta di quasi 20.000 firme che hanno contribuito alla stesura di un progetto di legge con successiva promulgazione in legge dello Stato (L. n.10 del 10/02/2020: “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”).

Ha collaborato e collabora ad attività di ricerca commissionate da Enti Istituzionali italiani e stranieri ed è autore e co-autore di articoli scientifici di ricerca nel campo delle patologie otorinolaringoiatriche, di presentazioni a congressi scientifici italiani e stranieri e di testi divulgativi a contenuto scientifico.

Nel 2022 è stato autore della Relazione Ufficiale del 108° Congresso Nazionale della SIOeChCF – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale: “Otorhinolaryngologists’ role in the management of epidemic respiratory human infectious disease COVID-19″. La Relazione è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Acta Otorhinolaryngologica Italica” (Journal Impact Factor: 2.618).