Poliposi naso-sinusale: intervento chirurgico, cortisone o terapia biologica? Ci sono novità terapeutiche otorino?

BARI, OTTOBRE 2023 – Difficoltà nel respirare, di giorno e di notte, russamento, apnee notturne, ma anche mal di testa, spossatezza, affaticamento sono solo alcuni dei sintomi tipici di chi soffre di poliposi nasale.

Diverse sono le cure che vengono proposte da diversi decenni per migliorare questa malattia. Farmaci a base di cortisone, per spray o per bocca e interventi chirurgici sempre più innovativi. Ma da pochissimi anni c’è una grande novità in questo campo otorino: la terapia biologica. Ma qual è la scelta migliore per il paziente?

Innanzitutto cominciamo dall’inizio. Cos’è la poliposi nasale?

La poliposi nasale è una condizione clinica in cui si sviluppano delle escrescenze anomale (chiamate polipi) a livello della mucosa del naso e dei seni paranasali. Si accompagna ad una infiammazione cronica della mucosa nasale e per questo motivo il nome scientifico preciso di questa malattia è “Rinosinusite cronica con poliposi nasale” (in inglese CRSwNP). I polipi che si formano in questa malattia sono neoformazioni molli e non maligne che possono variare in dimensioni e in quantità. Le cause esatte di questa malattia non sono ancora ben note, ma si ritiene che ci sia una combinazione di fattori genetici, infiammazione cronica delle vie respiratorie e disfunzione del sistema immunitario che possano contribuire allo sviluppo della malattia. Fattori come rinite allergica o rinite vasomotoria rappresentano dei fattori di rischio per lo sviluppo di questa malattia.

Che sintomi presenta un paziente con poliposi nasale?

I sintomi della poliposi nasale possono includere una congestione nasale persistente e difficoltà a respirare attraverso il naso per l’ostacolo creato dai polipi. Diminuzione dell’olfatto, con perdita parziale o totale del senso dell’olfatto. E poi secrezione nasale eccessiva, che può defluire o posteriormente (post-nasal drip) o fuoriuscire direttamente dal naso (rinorrea). La riduzione del senso del gusto è un altro sintomo molto debilitante per questi pazienti. Può essere parziale o totale a causa dell’interferenza dei polipi con le vie respiratorie superiori. E ancora, pressione o dolore sul volto o attorno agli occhi, mal di testa ricorrenti a causa dell’infiammazione dei seni paranasali, sensazione di spossatezza e malessere generale.

Anche i bambini possono avere i polipi nel naso?

La predisposizione genetica a questa malattia è presente anche nel paziente pediatrico, senza che però egli manifesti ancora la malattia. Se il paziente otorino pediatrico presenta difficoltà respiratoria, russamento notturno o apnee, questi sintomi potrebbero non dipendere dalla presenza dei polipi ma da altre patologie che generalmente sono più frequenti nei bambini (come l’ipertrofia adenoidea o l’ipertrofia tonsillare).

Come fa lo specialista otorino a capire che un adulto o un bambino soffre di poliposi?

La diagnosi di poliposi nasale viene fatta attraverso l’esame clinico del naso e dei seni paranasali da parte dello specialista otorino per mezzo di un dispositivo a fibra ottica chiamato fibroscopio (la cosiddetta “rinofibroscopia”). A volte possono essere necessari esami aggiuntivi come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM) per confermare la presenza e la posizione dei polipi. La grandezza dei polipi e la loro diffusione a livello dei seni paranasali viene poi definita mediante dei valori numerici che aiutano lo specialista otorino a selezionare la terapia migliore da far eseguire al paziente.

Qual è la cura migliore per la poliposi nasale?

Il trattamento della poliposi nasale può coinvolgere una combinazione di misure farmacologiche e, in alcuni casi, la rimozione chirurgica dei polipi. I farmaci utilizzati possono includere corticosteroidi nasali per ridurre l’infiammazione, antistaminici per ridurre la congestione e antibiotici se è presente un’infezione. Nei casi più gravi o resistenti al trattamento medico, la chirurgia endoscopica dei seni paranasali (chiamata FESS) può essere raccomandata per rimuovere i polipi e ripristinare la normale funzione respiratoria. Questo intervento chirurgico viene eseguito in anestesia generale, fondamentalmente per mezzo di due piccoli strumenti molto simili ad una penna: uno che ha una videocamera in punta e permette di vedere cosa c’è all’interno del naso, l’altro che ha una piccola lama in punta (il debrider) che permette di rimuovere i polipi e la mucosa nasale infiammata.

Queste terapie funzionano sempre?

La poliposi nasale, purtroppo, è una malattia con un altissimo tasso di recidiva. Per questo motivo la terapia cortisonica necessita di essere assunta quasi per tutta la vita. Il cortisone, però, se assunto per tutto il corso della vita ad alti dosaggi, può causare gravi effetti collaterali in tutto l’organismo. Per questo motivo il suo utilizzo deve essere sempre fatto sotto un attento controllo dello specialista otorino ed eventualmente sospeso se le condizioni generali del paziente non ne permettono più l’utilizzo.

Anche la chirurgia non permette di risolvere completamente questo disturbo. Gli alti tassi di recidiva della poliposi e le possibili complicanze legate all’intervento chirurgico possono rappresentare un fattore sfavorente il successo chirurgico.

Ci sono novità terapeutiche oggi per curare i polipi nasali, diverse dal cortisone e dall’intervento chirurgico?

Oggi per chi soffre di rinosinusite cronica e poliposi nasale esiste una grande nuova possibilità terapeutica: la terapia biologica. Si tratta del dupilumab, omalizumab e mepolizumab: i primi tre farmaci biologici che sono entrati a far parte delle possibilità terapeutiche per questa malattia. Una vera e propria rivoluzione nel trattamento di una patologia per la quale, fino solo a tre anni fa, l’unica soluzione era l’intervento chirurgico e l’utilizzo di terapie cortisoniche e spray nasali, con scarsi risultati per il paziente e un alto tasso di recidive. Fino a tre anni fa l’unica cura possibile era basata in prima istanza sull’utilizzo di terapie cortisoniche per bocca.  Per questi motivi la ricerca ha approfondito lo studio di questa malattia, scoprendo, oggi, queste nuove molecole biologiche che bloccano lo sviluppo della malattia fin dalle sue fasi iniziali. Non solo è poco nota ai pazienti che sono affetti da questa patologia, ma spesso è poco nota anche ai medici specialisti che potrebbero proporla come moderna alternativa terapeutica. Per questo motivo il consiglio è quello di rivolgersi a specialisti che conoscono la terapia biologica e le sue modalità d’uso e che possano guidare il paziente su questa strada, qualora il paziente otorino fosse candidabile alla somministrazione di questa terapia, in alternativa al trattamento chirurgico tradizionale.


Ricorda:

  • non assumere terapie antibiotiche e cortisoniche con semplicità: assumere l’antibiotico o il cortisone senza l’indicazione del tuo specialista otorino può esporti ai rischi dell’assunzione di questi farmaci (aumento della pressione, aumento della glicemia, reazioni allergiche, shock anafilattico, etc) senza aiutarti a migliorare la respirazione e a risolvere la poliposi nasale;

  • non sostituire i farmaci consigliati dal tuo medico con semplicità: non farti condizionare da sconti o dai consigli del farmacista, e se c’è carenza di un prodotto in farmacia chiedi quando il prodotto tornerà disponibile; se il tuo medico ti ha prescritto quella molecola con una precisa ragione, sostituendola vanificherai il vostro obiettivo;

  • un insuccesso precedente nel trattamento della poliposi non significa che il problema non possa essere risolto o, quantomeno, migliorato;

  • l’intervento chirurgico non è risolutivo in tutti i pazienti e può avere dei possibili effetti collaterali;

  • non cercare le tue risposte sul Dr. Google: i meccanismi di indicizzazione di un argomento sui motori di ricerca presenti nel web seguono algoritmi che non corrispondono alla logica prevista dalla scienza medica e potrebbero darti false speranze o facili illusioni sul tuo mal di gola, facendoti spaventare senza motivo o facendoti sottovalutare un problema che magari può essere molto serio.

Ascolta il tuo medico. La miglior difesa per te e per la tua salute è lui: un medico di cui ti fidi.

paolo petrone
L'autore

Il Dott. Paolo Petrone è un medico, specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia di testa e collo. Docente universitario di otorinolaringoiatria e membro di diverse società medico-scientifiche di calibro nazionale e internazionale. È appassionato di tecnologia e utilizza con spirito critico le tecnologie dell’informazione per fare divulgazione scientifica e diffondere innovazione digitale.

Ha realizzato numerosi progetti tra cui, tra il 2017 e il 2019, una raccolta di quasi 20.000 firme che hanno contribuito alla stesura di un progetto di legge con successiva promulgazione in legge dello Stato (L. n.10 del 10/02/2020: “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”).

Ha collaborato e collabora ad attività di ricerca commissionate da Enti Istituzionali italiani e stranieri ed è autore e co-autore di articoli scientifici di ricerca nel campo delle patologie otorinolaringoiatriche, di presentazioni a congressi scientifici italiani e stranieri e di testi divulgativi a contenuto scientifico.

Nel 2022 è stato autore della Relazione Ufficiale del 108° Congresso Nazionale della SIOeChCF – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale: “Otorhinolaryngologists’ role in the management of epidemic respiratory human infectious disease COVID-19″. La Relazione è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Acta Otorhinolaryngologica Italica” (Journal Impact Factor: 2.618).