BARI, APRILE 2022 – La perdita uditiva può essere un sintomo precoce del Parkinson. È la conclusione di uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori della Queen Mary University di Londra, recentemente pubblicato sull’importante rivista medica americana JAMA Neurology.
La ricerca ha esaminato una serie di sintomi della popolazione che passano spesso inosservati prima della diagnosi di malattia di Parkinson. Obiettivo: identificare i segni precoci che fungono da campanello d’allarme per riconoscere e trattare precocemente la malattia.
Analizzando le cartelle cliniche dal 1990 al 2018 di oltre un milione di persone affette dal Parkinson, è emerso che tremore e perdita di memoria compaiono solo tra 5 e 10 anni prima della diagnosi definitiva. Al contrario, ci sono altri sintomi che possono presentarsi molto prima. Si tratta di epilessia e abbassamento dell’udito, che spesso vengono sottovalutati e non vengono messi in correlazione con il Parkinson.
“È importante che anche i medici di base siano consapevoli di questi collegamenti e comprendano quanto precocemente possono comparire i sintomi di questa malattia, in modo che i pazienti possano ottenere una diagnosi tempestiva e gli specialisti possano intervenire al più presto”, hanno detto gli autori dello studio.
Dieci anni, prima di intervenire con le prime cure, rappresentano un periodo di tempo troppo lungo che il paziente non può permettersi. Riconoscere i soggetti che possono essere affetti dal Parkinson prima, quindi, significa poter intervenire precocemente e offrire loro dei trattamenti che potrebbero rallentare l’evoluzione della malattia e migliorarne la qualità di vita.
Benché siano necessari ulteriori approfondimenti per comprendere le relazioni che intercorrono tra perdita dell’udito e malattia di Parkinson, questo studio evidenzia l’importanza della diagnosi precoce. E sensibilizza tutta la popolazione medica – medici di medicina generale compresi – a prendere consapevolezza di questi legami, così da coglierne i primi campanelli d’allarme, e aiutare il paziente a raggiungere una diagnosi tempestiva per consentirgli la migliore qualità di vita possibile.
Via | Simonet C, Bestwick J, Jitlal M, et al. Assessment of Risk Factors and Early Presentations of Parkinson Disease in Primary Care in a Diverse UK Population. JAMA Neurol. Published online March 07, 2022. doi:10.1001/jamaneurol.2022.0003
L'autore
Il Dott. Paolo Petrone è un medico, specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia di testa e collo. Docente universitario di otorinolaringoiatria e membro di diverse società medico-scientifiche di calibro nazionale e internazionale. È appassionato di tecnologia e utilizza con spirito critico le tecnologie dell’informazione per fare divulgazione scientifica e diffondere innovazione digitale.
Ha realizzato numerosi progetti tra cui, tra il 2017 e il 2019, una raccolta di quasi 20.000 firme che hanno contribuito alla stesura di un progetto di legge con successiva promulgazione in legge dello Stato (L. n.10 del 10/02/2020: “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”).
Ha collaborato e collabora ad attività di ricerca commissionate da Enti Istituzionali italiani e stranieri ed è autore e co-autore di articoli scientifici di ricerca nel campo delle patologie otorinolaringoiatriche, di presentazioni a congressi scientifici italiani e stranieri e di testi divulgativi a contenuto scientifico.
Nel 2022 è stato autore della Relazione Ufficiale del 108° Congresso Nazionale della SIOeChCF – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale: “Otorhinolaryngologists’ role in the management of epidemic respiratory human infectious disease COVID-19″. La Relazione è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Acta Otorhinolaryngologica Italica” (Journal Impact Factor: 2.618).
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