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No all’utilizzo sconsiderato degli antibiotici. Contro il mal di gola i primi alleati sono acqua e igiene

No all’utilizzo sconsiderato degli antibiotici. Contro il mal di gola i primi alleati sono acqua e igiene

MILANO, 14 NOVEMBRE 2019 – Inverno sinonimo di raffreddore e mal di gola. Adulti e bambini sono le principali vittime per due delle patologie più frequenti della stagione più fredda dell’anno. Ma non sempre i rimedi utilizzati per guarire sono i più adeguati.

Nel corso della settimana che ha preceduto la “Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antibiotici” promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il dottor Paolo Petrone è stato ospite scientifico di una giornata di studio e sensibilizzazione al corretto utilizzo degli antibiotici promossa da Alfasigma, multinazionale del farmaco, da sempre vicina alla corretta comunicazione nei confronti del paziente.

Spesso per curare il mal di gola e il raffreddore, infatti, i pazienti ricorrono a farmaci inadeguati, come nel caso degli antibiotici – dice il dottor Paolo Petrone. – Ma non tutte le infezioni delle alte vie respiratorie sono determinate da batteri. “Le principali cause del mal di gola riguardano infezioni che non necessariamente sono di tipo batterico. Anzi nella maggior parte dei casi le infezioni delle alte vie respiratorie sono di origine virale e questo ci fa capire come non sono sempre indicati gli antibiotici ma in questi casi sono più indicati dei farmaci esclusivamente di tipo sintomatico“.

Ai farmaci sintomatici si può aggiungere un aiuto spesso sottovalutato, come quello del rispetto delle buone norme di igiene personale e di utilizzo dell’acqua. “L’acqua in primis va ad agire sulle cellule ciliate presenti sulle alte vie respiratorie che hanno come obiettivo quello di buttare via il muco, i batteri. Nel momento in cui idratiamo le alte vie respiratorie rendiamo più fluidi i muchi permettendo alle ciglia di funzionare meglio“.

E non solo. Perché l’acqua contribuisce a rendere più salubri gli ambienti all’interno dei quali viviamo. “E’ fondamentale che l’ambiente sia innanzitutto umidificato e questo per quello che dicevamo prima: la presenza del’acqua libera le cellule ciliate dai muchi. Stesso discorso vale per l’ambiente esterno, perchè la presenza dell’acqua diminuisce la presenza di irritanti, il più comune dei quali nelle nostre città è il Pm10 assieme al fumo di sigaretta, non fanno altro che aumentare l’irritazione di una zona che può essere colpita dalle infezioni“.

E, accanto all’acqua, anche l’igiene svolge un ruolo determinante.L’Organizzazione Mondiale della Sanità dedica ogni anno una giornata intera alla prevenzione delle infezioni partendo dal lavaggio delle mani: la cosa più semplice che possiamo fare tutti. L’obiettivo del lavare le mani è quello di evitare la diffusione delle infezioni con la popolazione che ci circonda e questo ci permetterà anche per il futuro di evitare la diffusione di infezioni molto ma molto più serie“.

Qui di seguito gli articoli-intervista pubblicati sulle pagine di Metro e di Starbene, l’intervista andata in onda su Askanews, e i contributi pubblicati su “Il Sole 24 Ore“, “Il Tempo“, “Libero“, “Affari Italiani“.

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