News | 8 Aprile 2024

Reflusso laringo-faringeo: ansia e stress peggiorano i sintomi otorino causati dall’acidità dello stomaco?

Reflusso laringo-faringeo: ansia e stress peggiorano i sintomi otorino causati dall’acidità dello stomaco?

BARI, APRILE 2024 – Ansia, rabbia, tristezza, frustrazione, ma anche problemi di lavoro, problemi familiari, problemi di denaro. Tutto questo può essere riassunto, secondo la psicologia moderna, in unico termine: stress. Ma lo stress non è solo un concetto astratto che riguarda un’alterazione della psiche. Lo stress si diffonde in tutto l’organismo attraverso un nervo: il nervo vago. E causa danni. Anche allo stomaco e alla gola.

In questo articolo cercheremo di capire perché lo stress influenza il reflusso gastro-esofageo e il reflusso laringo-faringeo e come fa a determinare un peggioramento dei sintomi otorino a carico delle alte vie respiratorie. E perché è importante non sottovalutarlo e affrontarlo.

Innanzitutto, come si diffonde lo stress a tutto l’organismo?

Lo stress peggiora il reflusso attraverso un nervo che fuoriesce dal cranio e raggiunge il sistema respiratorio e il sistema digestivo. Si tratta del decimo nervo cranico, anche noto con il nome di nervo vago. Questo nervo controlla il tono vascolare, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Ma ha anche ripercussioni su altre importanti funzioni, come l’attività respiratoria. Fenomeni neurovegetativi come le vertigini o gli svenimenti che si sviluppano durante eventi particolarmente emotivi, sono un esempio di come le emozioni non sono solo qualcosa di astratto, ma possono causare cambiamenti fisici e concreti dell’organismo, proprio grazie all’iper-attivazione del nervo vago, che raggiunge il sistema cardiovascolare e può portare a collassi o svenimenti.

Come fa il nervo vago ad influenzare anche il reflusso gastro-esofageo?

Il reflusso gastro-esofageo è determinato da un alterato comportamento di stomaco ed esofago. E l’esofago, le valvole esofagee (superiore e inferiore) e lo stomaco sono tutti sotto il controllo del nervo vago. Ecco perché un qualsiasi evento emotivo acuto o cronico può causare effetti a livello dello stomaco. “Farfalle nello stomaco” e “bruciori di stomaco” sono solo gli effetti dell’attivazione del nervo vago che porta all’apertura di una comunicazione tra stomaco ed esofago, facilitando così la risalita del reflusso acido. Questi eventi stressanti possono causare dolore al petto, possono causare vomito, ma anche coinvolgere i meccanismi coinvolti nella respirazione, come ad esempio avviene negli attacchi di panico.

E cosa accade invece nel reflusso laringo-faringeo?

Gli effetti della risalita dell’acido verso l’esofago può poi coinvolgere anche laringe e faringe, determinando così i sintomi tipici del reflusso laringo-faringeo: tosse stizzosa, dolore in gola, scolo mucoso retrofaringeo. Tutti sintomi che caratteristicamente descrive il paziente al suo specialista otorino di fiducia.

Devo rivolgermi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta?

L’aiuto di un professionista che si occupa della sfera della psiche può rivelarsi di grande aiuto. Mediante lo studio dei processi mentali e dei comportamenti del paziente, lo psicologo può aiutarlo a definire delle tecniche con cui governare le manifestazioni della propria psiche e aiutarlo nelle interazioni con gli altri e con l’ambiente che lo circonda.

Ci sono altri modi per ridurre lo stress?

Secondo gli esperti, le attività antistress più utili che aiutano a gestire lo stress e migliorare psiche e fisico sono le attività che consentono di raggiungere uno stato meditativo, non necessariamente attraverso la vera e propria meditazione. Si tratta di attività di facile esecuzione come il birdwatching, guardare un film, impegnarsi in giochi di intelligenza come scacchi, dama, carte, fino ad attività atletiche o passeggiate di almeno 15-30 minuti al giorno. Tutte le attività che richiedono concentrazione su qualcosa oltre a se stessi possono essere di grande aiuto nella gestione dello stress. Anche seguire corsi particolarmente desiderati o svolgere attività che coinvolgono altre persone sono di grande aiuto perché deviano le proprie attività mentali e aiutano ad alleviare lo stress.


Ricorda:

  • per prevenire episodi ricorrenti di infezioni a carico delle alte vie respiratorie segui i consigli del tuo otorino di fiducia: lavaggi nasali, haloterapia, ma anche cure termali, immunostimolanti e probiotici possono avere il loro razionale in pazienti pediatrici o adulti più fragili;

  • lo stress emotivo determina una iper-attivazione del nervo vago: può causare eventi importanti come svenimento e vomito, ma può anche far peggiorare il reflusso gastro-esofageo e laringo-faringeo in maniera improvvisa o pian piano nel tempo;

  • qualsiasi attività meditativa interrompe il tuo dialogo interiore: le attività che impegnano la tua mente ti aiutano a veicolare la tua attenzione verso nuovi impegni e nuovi schemi mentali che interrompono l’attività del nervo vago;

  • di fronte ad una malattia di cui non hai mai sentito parlare, non aver timore, sii scettico e fai domande al tuo medico: perché facciamo questo esame? è necessario? da cosa è determinata questa malattia? quali sono gli effetti collaterali di questo medicinale? e per quanto tempo devo prenderlo? ci sono rischi? dovrò fare un intervento? 

  • dopo essere stato dal tuo medico, chiediti: ha ascoltato pazientemente le mie preoccupazioni? mi ha spiegato adeguatamente le cure necessarie? era un buon comunicatore? mi guardava negli occhi mentre parlavamo? era empatico, paziente, affabile e professionale?

  • se il medico non risponde alle tue domande: non aver timore di cambiare medico e chiedere un secondo o un terzo parere;

  • non cercare le tue risposte sul Dr. Google: i meccanismi di indicizzazione di un argomento sui motori di ricerca presenti nel web seguono algoritmi che non corrispondono alla logica prevista dalla scienza medica e potrebbero darti false speranze o facili illusioni su un problema che magari non è associato al tuo quadro clinico, facendoti spaventare senza motivo o facendoti sottovalutare un problema che magari può essere molto serio.

In ogni caso, in presenza di mal di gola che non si risolve con l’utilizzo di analgesici e farmaci da banco, è fondamentale ricorrere ad una valutazione medica specialistica otorino per valutare se iniziare al più presto un trattamento medico adeguato. Il medico sarà in grado di diagnosticare correttamente la condizione e prescrivere il trattamento appropriato e prevenire complicanze.

Ascolta il tuo medico. La miglior difesa per te e per la tua salute è lui: un medico di cui ti fidi.

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paolo petrone
L'autore

Il Dott. Paolo Petrone è un medico, specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia di testa e collo. Docente universitario di otorinolaringoiatria e membro di diverse società medico-scientifiche di calibro nazionale e internazionale. È appassionato di tecnologia e utilizza con spirito critico le tecnologie dell’informazione per fare divulgazione scientifica e diffondere innovazione digitale.

Ha realizzato numerosi progetti tra cui, tra il 2017 e il 2019, una raccolta di quasi 20.000 firme che hanno contribuito alla stesura di un progetto di legge con successiva promulgazione in legge dello Stato (L. n.10 del 10/02/2020: “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”).

Ha collaborato e collabora ad attività di ricerca commissionate da Enti Istituzionali italiani e stranieri ed è autore e co-autore di articoli scientifici di ricerca nel campo delle patologie otorinolaringoiatriche, di presentazioni a congressi scientifici italiani e stranieri e di testi divulgativi a contenuto scientifico.

Nel 2022 è stato autore della Relazione Ufficiale del 108° Congresso Nazionale della SIOeChCF – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale: “Otorhinolaryngologists’ role in the management of epidemic respiratory human infectious disease COVID-19″. La Relazione è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Acta Otorhinolaryngologica Italica” (Journal Impact Factor: 2.618).

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